All’indomani della pubblicazione in merito ai lavori elettrici in alta tensione, la squadra di ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche ha deciso di pubblicare il volume “Lavori su impianti elettrici in bassa tensione”, al fine di dare chiarimento in merito alle disposizioni legislative e normative, italiane ed europee. Questo perché le medesime disposizioni vanno rispettate alla perfezione per lavorare in sicurezza sugli impianti elettrici.
INAIL: il contenuto della pubblicazione
All’interno del lavoro non potevano mancare strascichi del decreto legislativo 81/2008, il Testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro, ma anche della norma CEI (Comitato elettrotecnico italiano) 11-27, IV edizione, e della normativa europea EN50110-1:2013. Il volume ha passato al vaglio peculiari aspetti che ineriscono allo svolgimento del lavoro: si parla di come classificare i sistemi elettrici, di come valutare il rischio, le procedure da seguire. So occupa anche di come suddividere i compiti e le responsabilità, i dispositivi di protezione individuale (Dpi) e la formazione.
Presupposto per ogni tipologia di operazione sugli impianti elettrici è quello di valutare i rischi, un’attività di analisi di prevenzione da documentare, e che servirà al datore di lavoro per stabilire le misure di prevenzione da prendere in atto. Il documento deve portare altresì al suo interno le procedure da rispettare durante il lavoro e le precauzioni atte a dare massima garanzia della sicurezza. Gli operatori sono in genere soggetti a due tipologie di rischio elettrico nel momento in cui svolgono le loro attività sotto tensione: lo shock elettrico (folgorazione), provocato dal contatto con tensioni pericolose, e gli effetti che provocano danni legati all’arco elettrico, magari a causa di un cortocircuito o da un’interruzione di circuiti con correnti circolanti troppo alte.
INAIL: quali sono procedure, ruoli e responsabilità
Le misure di protezione dai rischi vengono indicate nelle tre procedure di lavoro che vengono esaminate, che si occupano delle attività fuori tensione, i lavori nei pressi di zone attive e quelli sotto tensione. Appaiono invece quattro, le figure professionali tra cui sono ripartite le responsabilità: il responsabile dell’impianto elettrico, la figura che si occupa della sua conduzione, la persona o quella responsabile che realizza il lavoro e infine la figura atta alla conduzione dell’attività lavorativa. Il responsabile dell’impianto elettrico si occupa dei vari programmi dei lavori, mentre chi è preposto della conduzione dell’impianto ha la responsabilità della sua sicurezza durante l’attività. Ecco dunque che ai fini della sicurezza diventa importante rivolgersi a Impresitalia che si occupa della consulenza in materia di sicurezza sul lavoro secondo i canoni dell’INAIL
Per i lavori sotto tensione i dispositivi di protezione individuale devono servire come protezione per i lavoratori dai rischi di shock e di corto elettrico. Onde evitare una serie di rischi è d’obbligo l’uso di tute e/o attrezzature isolanti come manicotti e guanti o anche, elmetti e visiere, calzature, e per finire tappeti, tubi e coperte, tutti strettamente fatti con materiale a norma di legge.
Per i lavori su impianti elettrici in bassa tensione, all’indomani dellla pubblicazione del d.lgs. 81/2008 e delle norme CEI 11-27, IV edizione e CEI EN 50110-1:2013, i datori di lavoro possono verificare ognuna delle disposizioni legislative e normative da mettere in pratica al fine di restringere ol rischio nei lavori sugli impianti elettrici a bassa tensione.