Vuoi rinnovare il tuo vecchio pavimento ma ti spaventa la spesa? Devi ristrutturare un vecchio garage o cantina con un pavimento grezzo?
La soluzione può arrivare dal pavimento autolivellante, un prodotto che semplifica la vita e che è alla portata di (quasi) tutti. In quest’articolo impareremo a conoscere le miscele autolivellanti e a capire quando conviene applicarle.
Cosa sono i prodotti autolivellanti e dove possono essere applicati?
Le miscele autolivellanti sono realizzate con resine e materiali cementizi che si adattano autonomamente a diversi tipi di superfici. L’importante è che si tratti di una pavimentazione stabile e resistente, requisito necessario per avere un risultato uniforme. Bastano dai 3 ai 5 mm di spessore per creare superfici durevoli, facili da pulire e al tempo stesso impermeabili e lisce.
Questi prodotti facili da utilizzare e garantiscono risultati professionali anche in ambienti industriali e commerciali. Il loro uso è largamente diffuso anche in contesti sanitari, perché assicurano igiene e pulizia. Sono generalmente impiegati per i pavimenti interni, anche se in commercio si possono trovare soluzioni anche per pavimento autolivellante da esterno.
Le tipologie più innovative hanno raggiunto elevati livelli estetici, in linea con le recenti tendenze d’interno che prediligono superfici continue, piane e lisce, l’ideale per chi non è un amante delle fughe tra le piastrelle.
Se a ciò aggiungiamo le possibilità di personalizzazione, come ad esempio la possibilità di scegliere la miscela in colori diversi dal classico cemento o con effetto mosaico, diventa una scelta capace di competere con le pavimentazioni tradizionali.
I vantaggi della pavimentazione autolivellante
- La scelta di un pavimento autolivellante non richiede alcun tipo di investimento a differenza di un pavimento tradizionale, dunque è l’ideale soprattutto in caso di ristrutturazioni con scarso budget.
- Nessuna demolizione. Non c’è alcun motivo di rimuovere la pavimentazione preesistente, dunque potete mettere da parte martello e scalpello. Ciò comporta un notevole risparmio di tempo e fatica (e costi non indifferenti se ci si affida ad una ditta edile). Senza contare il problema delle macerie da smaltire, praticamente nullo in questo caso.
- Rapidità di posa ed asciugatura. Nella maggior parte dei casi il pavimento risulterà calpestabile dopo poche ore dalla stesura.
- Scarsa manutenzione. La manutenzione è ridotta al minimo in quanto si tratta di tipologie facili da pulire e con un’ottima resistenza ai graffi.
Pavimento autolivellante: i costi
Come per la pavimentazione tradizionale, i costi del pavimento autolivellante si misurano al metro quadro. I prezzi variano in base al marchio, alla qualità del prodotto, al colore e alla finitura, che possono far lievitare di molto il prezzo.
Facendo una media possiamo dire che la spesa per un pavimento autolivellante si aggira tra i 20 e i 130 euro al metro quadro in base a qualità, tipologia e alle modalità di applicazione. A ciò si aggiungono i costi di manodopera.
Il prezzo può variare, anche molto, se il padrone di casa decide di applicare decorazioni, mosaicature e personalizzazioni alla resina, facendo così slittare il costo finale.
L’applicazione di un pavimento autolivellante non richiede particolari accortezze, ma è sempre meglio affidarsi a mani esperte capaci di fronteggiare qualsiasi imprevisto.