Nel corso degli ultimi anni, si sente parlare sempre più di frequente di metodo Lean, meglio conosciuto anche con i termini di “produzione snella”. Si tratta, di un principio base relativo a una filosofia produttiva il cui obiettivo è quello di fare in modo che la produzione possa essere liberata da ogni tipo di spreco, fino ad azzerarli completamente.
La parola Lean è stata impiegata per la prima volta da parte di due studiosi, ovvero Jones e Womack, che la usarono per spiegare il particolare metodo di produzione che veniva seguito da parte del marchio nipponico che produce auto Toyota. Non è ovviamente casuale, di conseguenza, che il metodo lean sia stato ribattezzato anche metodo Toyota. Il fatto di sfruttare all’interno dei vari processi aziendali delle tecniche di produzione snella, permette di oltrepassare e lasciarsi alle spalle il metodo di produzione di massa tanto caro a Henry Ford, che rimane una costante ancora oggi in un gran numero di realtà aziendale dell’Occidente.
Rispetto per le persone e miglioramento costante
Sono due i principi base su cui è fondato il metodo Lean, ovvero il rispetto nei confronti delle persone e la necessità di tendere a un miglioramento continuo. Stando a quanto è stato riferito da parte del dottor Shigeo Shingo, questo sistema è legato alla volontà di ridurre il più possibile gli sprechi, cercando di soddisfare nel migliore dei modi la clientela e facendo in modo di coinvolgere il più possibile anche gli stessi dipendenti nel processo di processo di produzione.
Con questo sistema, l’azienda sottolinea di intraprendere un modo di intendere e di considerare i lavoratori completamente differente rispetto al passato. Le persone non sono solamente anelli di una medesima catena, ma pure funzionari in grado di risolvere eventuali problematiche e con adeguate conoscenze, tali per cui si possono fare dei passi in avanti in riferimento ai processi di produzione e ridurre il più possibile i vari sprechi.
Quali sono i principi base del metodo Lean
Proviamo ad analizzare i fattori base di questo sistema. Il primo, manco a dirlo, è quello di abbattere il più possibile gli sprechi, mentre dal punto di vista prettamente più pratico, c’è la volontà di porre uno strumento utile alle aziende per fare in modo che facciano dei miglioramenti in relazione al loro business.
Dal punto di vista della filosofia perseguita, quindi, è abbastanza facile intuire come ci sia prima di tutto l’interesse a ottimizzare il più possibile tutto il processo produttivo, mantenendo sempre come obiettivo principale quello di tutelare sia i lavoratori che la clientela.
Il valore del prodotto deve essere sempre definito guardandolo nel senso e nel modo di intendere del cliente. Ovvero, deve essere stabilito in relazione alla somma che il cliente è effettivamente disposto a sborsare pur di acquistarlo.
Visto che il valore è sempre e comunque oggetto di definizione da parte del cliente, per poter stabilire un processo produttivo, ovvero un gruppo di azioni che mirano a creare un prodotto o un servizio ben preciso, è fondamentale effettuare la mappatura del flusso dei valori.
Un altro principio base del metodo Lean è legato al processo di produzione, che deve verificarsi sempre e comunque senza che ci siano soste oppure blocchi. Il flusso, di conseguenza, deve essere sempre continuo, in maniera tale che le diverse fasi della produzione procedano senza alcun problema. L’intera attività deve essere configurata seguendo quella che è la logica del “pull” ed evitando, invece, quella del “push”. Ogni attività va configurata solo ed esclusivamente nel caso in cui il processo a monte lo necessiti, rimuovendo o quantomeno limitando il più possibile ogni attività che non è necessaria.