Le materie plastiche sono alla base della creazione di un numero pressochè infinito di oggetti e beni di ogni genere. Malleabile, resistente alle alte temperature, atossica, ed estremamente economica, in riferimento al processo di produzione, la plastica è utilizzata per produrre in particolare contenitori per la conservazione degli alimenti. Buste, vaschette, sacchetti e contenitori di ogni genere, questo materiale si è dimostrato estremamente duttile, tanto da essere impiegato per il confezionamento degli alimenti, sia secchi che freschi.
Ma la plastica non è una sola, ne esistono diverse tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche. In particolare, quella impiegata per il confezionamento e la conservazione degli alimenti è una resina termoplastica chiamata polietilene. Questo materiale è estremamente malleabile e il suo impiego nel settore alimentare è davvero molteplice. La caratteristica principale che rende il polietilene ideale per il confezionamento dei cibi, è la resistenza agli agenti esterni. Gli alimenti contenuti all’interno di involucri composti da questo particolare materiale, infatti, sono in grado di mantenere consistenza, e caratteristiche nutrizionali, che non vengono disperse mai, in alcun modo, anche per la capacità del PE di resistere ad urti e strappi.
Ma questa resina termoplastica è adatta per alimenti sia freschi che secchi. Naturalmente gli alimenti umidi necessitano di particolari metodi di confezionamento, per non deteriorarsi, e risultare poi inadatti al consumo umano. Pensiamo, ad esempio, alla pasta, uno dei cibi più conosciuti al mondo, e che presenta un tipo di consistenza secca, ma anche fresca. In particolare, il packaging per pasta fresca, deve contribuire a conservare inalterati nel tempo fragranza, qualità e consistenza. Ma per il confezionamento di alimenti freschi come la pasta, sono adatti sia i sacchetti che le vaschette.
Le confezioni per i diversi formati
Relativamente alla pasta, per quanto riguarda il packaging, quello che va considerato è certamente il formato. Per quanto riguarda la pasta corta, le buste e i sacchetti risulteranno ideali, proprio in virtù della possibilità di poter inserire il prodotto con un procedimento detto “a caduta verticale”. La pasta lunga, invece, se fresca, viene confezionata preferibilmente all’interno di vaschette, che verranno poi chiuse ermeticamente da una pellicola, sempre composta di materiale plastico, che farà da barriera contro gli agenti esterni. In definitiva, entrambe le tipologie di packaging sono ugualmente adatte per il confezionamento della pasta fresca: tutte e due, infatti, sono in grado di garantire la consistenza e l’appetibilità del prodotto.
Contenitori per alimenti: pasta ma non solo
Ma questo materiale plastico così duttile, viene utilizzato anche per la conservazione di alimenti secchi, e per la produzione di contenitori in grado di mantenere le loro caratteristiche. I barattoli in polietilene, sono in grado di prevenire l’insorgere di cattivi odori e non consentono alcuna infiltrazione di umidità dall’esterno. L’impiego di questo tipo di recipienti è particolarmente consigliato in cucina, anche in considerazione della facilità con la quale è possibile pulirli a mano, con un panno umido o una spugna, senza il rischio di graffiarli o rovinarli. Gli oggetti in polietilene, inoltre, in virtù della durezza e della resistenza alle alte temperature di questo tipo di plastica, sono lavabili anche in lavastoviglie.