Quando si entra nel mondo dell’editoria, ci si accorge di quanti cavilli e quante procedure lo interessino. Il codice isbn è uno degli aspetti che bisogna assolutamente considerare. Esso viene anche detto International Standard Book Number. Si tratta di un numero standard internazionale per i libri che viene emesso dall’agenzia internazionale isbn. Serve a identificare a livello internazionale, in maniera univoca e duratura un titolo o un’edizione di un determinato editore.
Il codice isbn ha, come detto, valore internazionale, applicandosi a tutti i libri, identificandoli in ogni parte del mondo in maniera univoca, permettendo l’identificazione di determinati parametri ovunque nel mondo. Il codice isbn è abbinato a un titolo o a un’edizione di un libro. Per questo motivo, quando si pubblica un romanzo, occorre sempre abbinare un codice ad ogni edizione che esce. In questo modo, alla lettura, l’isbn saprà esattamente a quale versione riferirsi.
L’attribuzione di un nuovo codice isbn per ogni edizione avviene per i titoli che vengono ripubblicati, fatta eccezione delle normali ristampe. I classici della letteratura, ad esempio, hanno un codice isbn diverso per ogni edizione stampata. L’isbn, quindi, sa affermarsi per univocità. Nella fattispecie, ogni titolo ha la sua particolare edizione, venendo pubblicato esattamente da quell’editore in quel dato anno. Ciò vuol dire che un codice isbn si riferisce ad un libro specifico, pubblicato in un dato anno, da quell’editore e nel formato che si sta maneggiando.
Tutti i dettagli utili sul codice isbn
Una volta esaminati i dettagli del codice isbn, occorre sottolineare come, esso, vada ad identificare una precisa edizione di un libro. Ciò significa, comunque, che ogni formato avrà un codice isbn differente, perché anch’esso ne delinea un’edizione diversa della medesima. Facendo alcuni esempi pratici, possiamo affermare che per pubblicare un unico libro in un solo formato cartaceo, si necessiterà di un solo codice. Chi intende pubblicare un libro anche in formato digitale necessiterà di due codici e così via.
Insomma, per essere professionali nella pubblicazione del proprio libro, bisogna tener conto di questo peculiare aspetto burocratico dell’editoria. Di solito, comunque, servono almeno due codici per pubblicare, in modo da poter avere una versione digitale ed una cartacea, per interagire con un più ampio target di mercato. Per quanto riguarda le informazioni fornite dal codice isbn, esso si compone di 13 cifre suddivise in 5 parti.
Le informazioni fornite dall’isbn
In prima istanza troviamo il prefisso EAN, composto da un blocco di tre cifre in cui viene indicato il prefisso internazionale del sistema GS1. I prodotti editoriali vengono etichettati con 978 e 979. Il secondo blocco numerico, invece, rappresenta il gruppo linguistico-geografico. Nella fattispecie, il numero 88 identifica i libri pubblicati in Italia, Svizzera italiana, San Marino e Città del Vaticano. Il terzo blocco si riferisce all’editore e può estendersi dalle due alle sei cifre, mentre il quarto è legato al titolo e il quinto è il cosiddetto check digit o numero di controllo.
In Italia, il codice isbn viene emesso dall’Agenzia Italiana ISBN, gestita dall’Associazione Italiana Editori. Il costo di un codice dipende, in genere, dalla quantità acquistata. Comprarne di più contemporaneamente, infatti, costa meno rispetto a comprarne di singoli. L’isbn, però, vede il suo prezzo condizionato anche dal ruolo dell’acquirente. Se ne distinguono 4: editore, autorpublisher, piattaforma di self publishing e distributore.
In conclusione, sottolineiamo che il codice isbn non sia obbligatorio, ma si rivela fondamentale in fase di distribuzione del libro, al fine di inserirlo nel catalogo dei libri in commercio, per farsi trovare da lettori e librai e per tutelare il diritto d’autore, poiché esso è in grado di dimostrare la data di pubblicazione e le caratteristiche dell’opera.