Tra i crediti inesigibili delle Banche ci sarebbero anche finanziamenti, mutui e prestiti concessi a imprese che li avrebbero utilizzati per fini illeciti. Marco Patarnella, ex vicesegretario del Csm, ora presso il Tribunale di Roma dedicato alle misure preventive antimafia e al sequestro e confisca dei patrimoni illeciti, sostiene che nella sua esperienza, alla base delle attività illecite, spesso ci sarebbero mutui e prestiti concessi da Banche, spesso rilevanti, che li avrebbero concessi senza adeguate garanzie, in malafede, in situazioni in cui chiunque altro avrebbe avuto un diniego.
Per questi motivi i Tribunali spesso negano l’inserimento di tali beni tra i titoli di recupero attraverso le confische, con il risultato che divengono crediti inesigibili, andando a gonfiare le sofferenze bancarie. Dall’opinione del Magistrato, dunque, emergerebbe un intreccio tra Banche e malaffare preoccupante. Il caso di banche che versano in situazione di difficoltà, deriverebbe, quindi, anche da scelte poco trasparenti da parte delle stesse, salvo poi ricadere sulla società, tutta tramite opere di salvataggio che costano alla società o anche nella stretta al credito per via delle sofferenze.