L’Italia da molti anni ha deciso di rifiutare la possibilità di ricorrere all’energia nucleare o atomica. Per questo motivo sembra un’enorme sciocchezza ragionare su un’assicurazione rispetto ad un rischio che appare inesistente, stante l’assenza di impianti atomici sul territorio. Non lo è altrettanto la Francia, ad esempio, con Centrali nucleari anche a poca distanza dal confine italiano, in Provenza e nei pressi di Lione.
Il disastro di Chernobyl ci ha insegnato che una contaminazione radioattiva può facilmente propagarsi a migliaia di chilometri dall’origine. Ebbene, assicurare una Centrale nucleare in quanto tale è possibile, i danni massimi che può subire sono enormi ma quantificabili. Altrettanto non è per i danni da contaminazione che possono esplicarsi anche a distanza di molti anni e l’entità è tale che nemmeno le risorse di tutte le compagnie assicurative mondiali sarebbero sufficienti a far fronte alle necessità.
Dunque, se si vuole assicurare un rischio nucleare, bisogna mettere tante di quelle limitazioni che alla fine diventa una cosa inadeguata. Le assicurazioni, comunque, continuano a ragionarci su per vedere se si può trovare una soluzione.