Luogo incantato come le dolci colline di Baviera, ma sotto si nascondeva una città lager dai mille orrori. Finalmente la Germania ha tolto il segreto di stato su Colonia Dignidad, un insediamento tedesco costruito nel Dopoguerra in Cile, oggi noto come Villa Baviera. Mistero e orrore si fondono insieme, facendo riaffiorare a Villa Baviera dei ricordi indelebili. La fuga di alcuni gerarchi nazisti tedeschi in Cile, il regime di Pinochet, i desaparecidos, il piano Condor e tutte le sperimentazioni condotte da Mengele.
La Germania ha tolto in anticipo il sigillo “segretissimo”, perché i documenti sulla città lager sarebbero dovuti essere tenuti segreti ancora per altri 10 anni. Però l’opinione pubblica ha sempre un peso, specialmente dopo il film inchiesta che è uscito a febbraio e che ha turbato molto gli imperturbabili tedeschi. Non dovremmo attendere molto per vederlo anche in Italia.
In quelle carte c’è tutto, come nel 1945 i nazisti furono arrivati in Cile, le complicità e la compiacenza dei vari governi, incluso Pinochet che permise la costruzione del lager, le torture riservate agli oppositori di Pinochet. Tutto come nel romanzo Dossier Odessa. Ora la città lager è un villaggio turistico, ma solo due anni fa l’opinione pubblica cilena era indignata allo scoprire che quattro dirigenti tedeschi della comunità erano liberi nonostante fossero stati condannati per reati atroci, come sequestro, violenze sessuali su minori e altro.