Come cambia il lavoro: in Italia c’è carenza di elettricisti

L’approccio al lavoro oggi è completamente cambiato. Color che fanno tanto sacrifici a scuola, per studiare e raggiungere un obiettivo, un titolo, pretendono con giustizia di trovare un’occupazione che li inorgoglisca.

Il desiderio di avere un lavoro degno degli studi seguiti, comporta ovviamente una manchevolezza verso altre occupazioni, come ad esempio nel mondo dell’artigianato. Figure come idraulici, cablatori, periti elettronici o anche elettricisti sono molto richieste nel mercato professionale, ma ad oggi tende sempre più a diminuire la presenza di questi lavoratori.

Sembra stano in quanto, si tratta di un settore in cui il reddito annuale lordo oscilla tra i 25 mila euro e i 40 mila euro. Nonostante si tratti di un mondo che quindi offre incassi molto redditizi, i giovani preferiscono buttarsi in tanti altri settori, che possano impegnare più concettualmente che materialmente.

L’Italia e gli artigiani: lo studio

Quanto appena sommariamente asserito dipende da uno studio proveniente da un osservatorio di e-work, Agenzia per il Lavoro leader in Italia che ricopre proprio tutto il territorio nazionale con ben 34 filiali.

Oggi non si orienta più la generazione emergente ad intraprendere professioni più fisiche e meno culturali, complice un’istruzione più flessibile e il maggiore desiderio di avere un posto di lavoro sicuro e poco impegnativo. Quei grandi lavoratori elettricisti, come ad esempio coloro che si trovano su https://www.elettricistaprontointervento.eu, oggi non ci sono, manca la formazione, manca il desiderio di tenere vive certe professioni ancora strettamente utili.

I calzolai ad esempio stanno tutti chiudendo, e quei pochi che resistono, cercano di tardare la chiusura della bottega proprio perché non c’è chi sopperisce alle mancanza. Parlando in media, se ci sono 4 posti disponibili per un artigiano, ne viene occupato uno solo.

L’artigianato e la sicurezza economica

Nonostante per nulla considerato, i lavori di manualità tendono a dare una sicurezza economica che magari con altre occupazioni non si ha. Si tratta di professioni, che in un modo o in un altro danno una speranza in più per un introito che aiuti a respirare i giovani senza occupazione. Tra l’altro non bisogna pensare più all’artigianato come ad un mondo antiquato fatto di martello e scalpello. Oggi le moderne tecnologie consentono infatti di approcciarsi a queste posizioni lavorative con una verve particolare, considerando nell’insieme elementi e caratteristiche moderni ben lontani da vecchi strumenti e iter di lavorazione.

Pur essendoci questo specchio positivo del mondo artigianale, le aziende faticano a trovare esperti del settore, con la paura di vedere lentamente scomparire delle figure molto più che utili, diremo quasi indispensabili.

Gli esperti fiduciosi sull’aumento di elettricisti e idraulici

A lungo andare tuttavia, saranno queste le occupazioni più ricercate, nel momento in cui i posti “da scrivania” saranno talmente saturi da non dare più una chance, nemmeno a quelli che sono più meritevoli. Si organizzeranno pertanto, corsi di formazione, e iter specializzati volti a dare la giusta infarinatura di conoscenza a coloro che intendono affacciarsi a questo mondo.

Non a caso, si ricercano su tutto il territorio nazionale 225 artigiani e nello specifico:

  • 65 periti elettronici ed elettrotecnici,
  • 50 elettricisti,
  • 45 idraulici,
  • 30 manutentori di impianti di condizionamento,
  • 20 manutentori idraulici impiantisti,
  • 15 cablatori quadri elettrici.