Come cresce il mondo dei retrogames

Il retrogaming, l’arte di riscoprire i vecchi videogiochi e le vecchie console, è una passione che esiste fin dagli albori del media videoludico.

Già ai tempi di Playstation, la corsa all’innovazione non fermava gli utenti dal guardare indietro, rispolverando Nes e Super Nintendo, così come Amiga e vecchi PC DOS.

I videogiochi sono un continuo avanzamento tecnologico, con realtà che puntano sempre di più alla grafica perfetta e alla creazione di mondi virtuali giganteschi e interattivi, basti pensare al lavoro di Rockstar Games con Red Dead Redemption 2.

Questo non toglie che certi stili artistici, in particolare la pixel art, così come alcune meccaniche di gioco e le vicende narrate nei titoli del passato non coinvolgano e sorprendano ancora oggi, facendoci dimenticare più di trent’anni di evoluzione.

Il retrogaming era una passione per pochi fino a una decina di anni fa, di recente però, l’amore per i retrogames è letteralmente esploso, assieme a una generale rivalutazione del videogioco stesso, trattato finalmente come le altre espressioni artistiche, siano queste il Cinema o la letteratura.

Ritorno al passato

Ecco che la generazione attuale si trova inondata da remake e reboot di titoli storici, così come con la creazione di retroconsole, console che emulano i prodotti del passato e ci permettono di rigiocare a collezioni di titoli storici.

Il retrogaming diventa così un mercato vero e proprio, capace in certi casi di muovere somme di denaro notevoli.

Basti pensare che, nel piano di ristrutturazione per sopravvivere ai cambiamenti di mercato, la stessa GameStop punta sempre di più ai retrogames come prodotto che potrebbe diventare caratterizzante per la società.

Non mancano i siti web interamente dedicati al retrogaming, come Insertcoin.it, nato in tempi non sospetti e dove è possibile reperire una banca dati, sempre aggiornata con schede e recensioni sui titoli che hanno segnato la storia del videogioco, assieme a news inerenti il mondo dei retrogames e in generale quello del gaming.

I retrgoames non sono più una passione per pochi, ma un patrimonio da riscoprire e preservare.

Il culto delle vecchie console, come macchine da gioco, viene superato dai software che contengono, storie e meccaniche uniche che non mancano di lasciare a bocca aperta.

Quando ci troviamo di fronte a criptici videogiochi per Amiga o a universi paralleli creati per MS DOS, sembra davvero che i videogiochi siano cambiati più nella grafica che in tutto il resto.

Le idee pionieristiche e sperimentali dei retrogames, difficilmente trovano spazio nel mercato di oggi, meno coraggioso e più complesso, soprattutto per i costi di produzione.

Quello che è certo è che i retrogames continueranno a crescere e non possiamo che esserne felici, soprattutto quando le software house decidono finalmente di rilasciare titoli mai portati in occidente, o addirittura prodotti accantonati e mai distribuiti.