Mai come in questi mesi la televisione ci ha abituati alle immagini che giungono dalla Corea del Nord, un Paese che sta catalizzando l’attenzione mondiale con i suoi atteggiamenti che stanno portando sempre più vicino il rischio di una guerra apocalittica in cui non ci sarebbero vincitori ma solo perdenti, tutto il genere umano che rischia conseguenze indirette di una eventuale guerra nucleare, con ricadute radioattive su tutto il pianeta e le ben note conseguenze per tutti.
Le immagini che ci arrivano da Pyong Yang ci fanno pensare ad una Nazione che ha saputo rendersi progredita, tecnologica, tutti vestiti bene per le strade, molti in uniforme, immense parate militari con il dittatore coreano sempre al centro dell’attenzione ed un popolo osannante ma fuori dalla Capitale come si vive?
Miseria e povertà
Poco lontano dalla capitale della Corea del Nord la popolazione vive in condizione di povertà estrema, alcuni lavorano sulle rive del fiume, al gelo, spesso anche i bambini se non girovagano semi abbandonati e affamati per le strade. C’è poco da mangiare e anche i pescatori, ormai, sono praticamente costretti a darsi al brigantaggio per procurare cibo alle famiglie. Tutto questo stride con gli investimenti mastodontici che il regime sta attuando per prepararsi ad una guerra nucleare che nessuno vuole, forse nemmeno il regime di Pyong Yang ma ormai la situazione sta quasi scappando di mano, tirarsi indietro rispetto alle tante provocazioni, alle minacce a mezzo mondo, americani in testa.
Tirarsi indietro significherebbe ammettere una debolezza che il regime non può permettersi di mostrare ma anche andare avanti, iniziare un conflitto significherebbe distruggere parecchio ma certamente soccombere ed essere distrutti, alla fine consegnando ciò che rimane agli odiati americani, su questo non c’è dubbio. Speriamo in soluzioni positive dai negoziati e speriamo che il popolo coreano possa cominciare a stare meglio.