Tutto è iniziato con una intervista della celebre testata statunitense NYC all’ ex direttore del laboratorio russo dove si effettuavano i controlli, e da qui, lo scandalo doping si aggiunge agli altri scandali scoperti di recente, ma non solo nell’ambiente russo. Anche il Kenya ha i suoi problemi. Insomma, l’ombra del doping sull’atletica per le due squadre che hanno dominato gli ultimi mondiali si sta prepotentemente allargando, e il rischio è l’esclusione da Rio 2016.
L’uomo chiave è l’ex direttore del laboratorio di Mosca dove si effettuavano i testi, il qual ha confessato dei particolari molto inquietanti riguardo la sostituzione dei campioni di urina la notte, in modo da avere urina pulita da analizzare il giorno successivo e far passare agli atleti russi l’antidoping.
E parlando di antidoping, la nuova legge di Nairobi sembrava aver fatto fare un respiro di sollievo agli atleti kenioti, ma l’Agenzia Mondiale Antidoping giudica la legislazione non sufficiente e pertanto la squadra del Kenya rischia seriamente di essere esclusa da Rio 2016. Tutto è iniziato con la Wada che ha istituto degli esperti per studiare se alcune squadre possano comunque gareggiare nonostante la legge antidoping di ogni nazione sia differente. Ebbene, per il Kenya è stato messo una specie di veto finché non presentasse una legge conforme, ma stando agli ultimi sviluppi, è tutto da rifare.