Dropbox si prepara al boom in Borsa

Dropbox, l’azienda americana che si occupa di servizi per conservare i propri file online, si sta preparando per una delle quotazioni in borsa più attese di quest’anno secondo il sito Transitionstrading.com .

Pare che lo scorso 12 marzo, la società abbia pubblicato i suoi piani per la quotazione, fissando un prezzo per le azioni tra i 16 e i 18 dollari. L’offerta pubblica iniziale sarebbe in grado di portarle un guadagno di circa 648 milioni di dollari, con un valore di mercato intorno ai 7,5 miliardi di dollari.

La stima è provvisoria, ma colloca Dropbox ben al di sotto delle precedenti previsioni degli analisti, che avevano fatto delle ipotesi di 10 miliardi di dollari basandosi sulle grandi somme di denaro raccimolate in questi anni grazie ai finanziatori dell’azienda.

Cosa fa la Dropbox

La Dropbox è stata una delle prime aziende a mettere in circolo i “servizi cloud” per memorizzare i propri file e backup non sul computer, ma in centri dati legati a Interne, un servizio questo si da subito promettente tanto da aver attirato l’attenzione di Apple e del suo cofondatore, Steve Jobs.

Non a caso nel 2009 Apple fece un’offerta ai proprietari di Dropbox per rilevarla, ma fu la cosa “non s’ha da fare”. Jobs tentò la persuasione dei suoi interlocutori, ricordandogli che prima o poi si sarebbero scontrati con la diretta concorrenza di Apple. In mancanza di un accordo, Apple realizzò iCloud.

Dropbox in questi anni ha saputo fronteggiare Apple e altri grandi fornitori di servizi cloud, come Google e Amazon. Nel 2017 ebbe ricavi per 1 miliardo di dollari, ma ha comunque marciato in perdita. Lo scorso anno ha perso circa 100 milioni di dollari.

Quattro anni fa, Dropbox fu in grado di totalizzare una valutazione intorno ai 10 miliardi di dollari. Ora le società cercano di mantenere un profilo più basso, il che vacompensato dall’avere una quotazione in borsa più idonea, che espone meno al rischio di vedere il proprio titolo cadere apicco nei primi mesi dopo l’ingresso nel mercato azionario.

Dropbox  alla ricerca degli investitori

Gli analisti hanno fatto una previsione nell’interesse degli investitori per Dropbox, anche considerata la quantità di ingressi nei prossimi mesi, già confermati o potenziali. È molto attesa per esempio l’offerta pubblica iniziale di Spotify, che potrebbe sbarcare in borsa per incentivare altre aziende con grandi valutazioni a fare altrettanto.

Stabiliti minimo e massimo del prezzo delle azioni, ora i responsabili di Dropbox sono alla ricerca di potenziali investitori, interessati ad acquisire buona parte dei pacchetti azionari.

La presentazione della società e delle sue azioni ha lo scopo di attirare banche d’investimenti e altri grandi fondi, in modo da ottenere la garanzia di una stabilità iniziale del prezzo delle azioni. Dropbox dovrà mostrare di avere le potenzialità per ottenere nuovi successi in borsa di Facebook, allontanando le inquietudini degli investitori per il fallimento con Snapchat, che ha invece subito una lieveriduzione del proprio valore in borsa dopo l’offerta pubblica iniziale.

Salvo imprevisti, Dropbox dovrebbe quotarsi a New York nel listino tecnologico del Nasdaq entro la fine della prossima settimana.