Il Duomo di Milano è la cattedrale del capoluogo lombardo e anche la terza chiesa più grande d’Europa nonché la quarta più grande al mondo. Dedicato a Santa Maria della Natività, è la sede dell’Arcivescovo di Milano ed è stata costruita nell’arco di diversi secoli. Per chi si trova a Milano una visita al Duomo è imperdibile, perché si tratta di un monumento maestoso e particolarmente suggestivo.
Storia del Duomo
La costruzione del Duomo di Milano è avvenuta, come detto prima, nel corso di diversi secoli. La prima pietra è stata posata nel 1386 e la costruzione si è protratta per 500 anni. La facciata è stata infatti ultimata alla fine del 1800. La costruzione di questa imponente struttura è stata fortemente voluta da Gian Galeazzo Visconti, allora Signore di Milano.
Nel progetto originale era già stato deciso che la facciata sarebbe stato coperta di marmo bianco, nello specifico il marmo estratto dalle cave di Candoglia di proprietà della famiglia Visconti che le donò alla Fabbrica del Duomo. Fu quest’ultima ad occuparsi della costruzione dell’edificio ed ancora oggi ne effettua la manutenzione.
Il Duomo è stato edificato su un territorio sacro, che in origine ospitava il tempio di Minerva. Qui venne edificata la prima cattedrale, la Basilica Nova dedicata a S. Tecla, completata nel 355. Inoltre, una basilica attigua venne eretta nell’836. Sotto il duomo è ancora oggi visitabile il vecchio battistero ottagonale risalente al 335. Poi, nel 1075, un incendio danneggiò seriamente la cattedrale e la basilica e vennero ricostruite.
Nel 1386 l’arcivescovo Antonio da Saluzzo diede inizio alla costruzione della cattedrale, e nel frattempo salì al potere a Milano il cugino Gian Galeazzo Visconti. Costui raccolse ingenti donazioni per la costruzione della cattedrale e inizialmente i lavori vennero guidati dal primo ingegnere capo Simone da Orsenigo.
Visconti però voleva seguire le ultime tendenze dell’architettura europea e così venne deciso, appena qualche anno dopo, di nominare Nicolas de Bonaventure come ingegnere capo. Il francese aggiunse alla Chiesa il suo gotico Rayonnant, uno stile poco conosciuto in Italia e venne stabilito definitivamente che la copertura in mattoni doveva essere rivestita di marmo.
Dieci anni venne chiamato da Parigi l’architetto Jean Mignot per giudicare e migliorare il lavoro svolto, ma il suo giudizio fu negativo. Gli ingegneri di Galeazzo non si arresero e fecero di tutto per migliorare tecniche e strumenti e diedero impulso ai lavori. Alla morte di Gian Galeazzo avvenute nel 1402, quasi la metà della cattedrale venne completata.
La costruzione procedette a singhiozzo fino ad essere ultimata nell’ottocento. La cima della cattedrale culmina con innumerevoli pinnacoli e torri coronate da statue tra le quali spicca quella della Madonnina eseguita da Giuseppe Perego. L’artista scolpì una statua di rame d’oro nel 1774 che venne collocata nel punto più alto del tempio. La Madonnina divenne il simbolo di Milano.
Interni ed esterni del Duomo di Milano
Superata la facciata del Duomo di Milano, si possono ammirare i portali in bronzo, istoriati in altorilievo. Sopra di essi si può leggere la storia della vita della Vergine Maria, la vita di Sant’Ambrogio, l’Editto di Costantino e la storia di Milano.
Tra le curiosità da notare vi è la riga in bronzo che si avvia fin dall’ingresso. Seguendo la riga si notano diverse mattonelle decorate con segni zodiacali. Sulla parete sinistra si trova un calendario e su quella destra c’è un foro, progettato per far passare la luce solare. Il sole, a seconda del mese dell’anno, illumina di volta in volta i segni zodiacali.
L’altare è un vero capolavoro, è caratterizzato da un coro ligneo e due coppie di organi. Sotto l’altare vi è una piccola chiesetta che porta all’ingresso al Tesoro del Duomo.
Le guglie che arricchiscono il Duomo sono ben 145 e vale la pena fare una passeggiata sulle stupende terrazze per ammirarle da vicino.