Uno studio durato dieci anni avrebbe condotto alla conclusione che le persone 65enni che percepiscono la pensione hanno un’aspettativa di vita superiore ai meno fortunati che non hanno pensione. La differenza sarebbe di un anno per gli uomini, di due per le donne che arriverebbero, così, secondo una proiezione futura, rispettivamente a 88 anni e 92 nel 2045.
La maggiore aspettativa di vita per i pensionati deporrebbe a favore della sottoscrizione di polizze integrative in età giovanile per assicurarsi non solo un adeguato reddito in terza età ma anche una vita più lunga. E’ comunque difficile correlare con certezza la pensione con l’allungamento della vita, sebbene di sicuro chi non ha la pensione vive peggio, ha maggiori difficoltà a curarsi e un’alimentazione meno adeguata, oltre ad ansia e preoccupazioni che incidono negativamente sull’aspettativa di vita.
A prescindere da uno o due anni in più di vita, sottoscrivere previdentemente una polizza di pensione integrativa negli anni di maggiore attività lavorativa toglie molti pensieri relativamente a difficoltà economiche quando ci si ritirerà dal lavoro.