Il panettone è un dolce tipico della tradizione gastronomica italiana, precisamente milanese, tipico del periodo natalizio. In commercio è possibile trovare diversi tipi di questo dolce cilindrico, ma come è nato e come si è diffuso in tutta la penisola?
Ci sono due storie che si tramandano di generazione in generazione. La prima narra di un giovane di nome Ughetto degli Atellani, che, innamorato della figlia di un fornaio, si fece assumere da quest’ultimo e creò un dolce (il panettone, appunto) che diventò un vero successo in poco tempo.
La seconda storia, invece, narra di un cuoco alle dipendenze di Ludovico Il Moro, il quale bruciò un dolce natalizio destinato ad un banchetto per le feste. Decise quindi, (sotto suggerimento del suo aiutante Toni) per rimediare, di creare un dolce utilizzando i soli ingredienti che gli erano rimasti nella dispensa. Quando gli fu chiesto il nome del dolce, egli rispose: “è il pan di Toni” e da lì il nome “panettone”.
Non si sa quale storia rappresenta il vero, se una delle due appena citate o ce n’è ancora un’altra; fatto sta che ormai il panettone è un vero e proprio emblema del Natale, assieme al pandoro. E se da settembre a Natale è un soffio, occorre non farsi trovare impreparati e scegliere il prodotto adatto da consumare durante le feste o da regalare ad amici e parenti.
Infatti, in commercio sono disponibili diverse varianti per tutti i gusti, con farcitura al cioccolato, alla frutta, alla crema, nonché alternative vegane realizzate senza l’utilizzo di uova e altri derivati animali. Tutti questi prodotti si acquistano nei supermercati nel periodo di festa, ma non è la stessa cosa di gustare un soffice panettone artigianale.
Le caratteristiche del panettone artigianale
Un prodotto realizzato artigianalmente non solo fa una grande figura se regalato, ma consente anche di godere di una vera e propria esperienza gastronomica imperdibile. I mastri pasticcieri infatti puntano sulla qualità di ogni materia prima utilizzata, in modo da conferire al prodotto finale un gusto imparagonabile a quello dei prodotti industriali.
Inoltre, c’è da considerare che la produzione dei panettoni industriale richiede l’utilizzo di additivi e conservanti, in quanto dal momento in cui vengono prodotti fino al momento della commercializzazione passa molto tempo, cosa che non avviene nell’ambito della produzione artigianale.
Le materie prime scelte e rigorosamente fresche che un pasticciere utilizza per creare un panettone a regola d’arte sono: il burro, che da sofficità all’impasto, la farina di frumento, lo zucchero, le uova, il lievito naturale che rende leggera la pasta del dolce. Inoltre nella ricetta originale ad arricchire il tutto ci sono canditi ed uvetta, oltre che una croccante glassa di zucchero, mandorle e nocciole che deriva dalla tradizione piemontese (infatti, dopo aver avuto origine a Milano, le fabbriche di dolci hanno portato il panettone a Pinerolo).
Il panettone di Vincenzo Tiri
Attualmente, tra le diverse produzioni artigianali si distingue quella di Vincenzo Tiri, un’azienda premiata per il metodo di lavorazione utilizzata nella realizzazione di panettoni e colombe. Per ben tre anni, il suo panettone è stato premiato come migliore d’Italia. Per produrre i suoi dolci, ci vogliono addirittura tre giorni, in quanto occorre una perfetta lievitazione, ovviamente solo con lievito madre.
Grazie all’utilizzo di questo elemento, i panettoni (ma anche le colombe) sono particolarmente morbidi e leggeri, nonché altamente digeribili. Ciò, inoltre, consente ai prodotti lievitati di conservarsi per qualche tempo anche senza l’ausilio di conservanti chimici. Le prenotazioni del panettone artigianale di Vincenzo Tiri giungono da tutta Italia e non solo, quindi, data l’offerta limitata dei pezzi in commercio, occorre prenotarne uno in tempo per poter gustare uno di questi capolavori d’arte dolciaria.