Anna Magnani e la Grande Mela, un connubio improbabile in apparenza, ma mai la grande attrice romana è stata legata alla città di New York come ora.
Al Lincoln Centre, dal 18 maggio, ci sarà una grande retrospettiva con i film della grandissima attrice italiana. Si sa per certo che Anna Magnani andò in America, in California per l’esattezza, in quanto ci sono foto e cortometraggi a provarlo, nonché il segno indelebile della traversata in America, ossia la vincita del premio Oscar per “La rosa tatuata”(non dimentichiamoci che fu la prima attrice italiana a conquistare l’ambita statuetta), fu nominata all’Oscar l’anno successivo per il film “Selvaggio è il vento” e ha una stella sulla famosa Walk of Fame a Hollywood.
La Grande Mela non è considerata una città da Anna Magnani, come lei stessa affermava in un’intervista rilasciata alla Rai negli Anni 50, per sapere a caldo la reazione dell’attrice alla prima del film “Bellissima”. La ragione? Lei stessa ci scherzava: due cose così violente potevano provocare una catastrofe se messe insieme. Eppure, Anna Magnani e la Grande Mela saranno unite dal 18 maggio, con la rassegna interamente dedicata all’attrice, che coprirà la sua intera carriera nel cinema; dal terzo film “Tempo massimo”, fino all’addio artistico con “Roma” di Fellini nel 1972, che girò un anno prima di morire. Non manca “Roma città aperta”, il capolavoro di Roberto Rossellini, il film simbolo del neorealismo italiano che la consacrò definitivamente, tanto che anche Giuseppe Ungaretti le dedicò dei versi: “Ti ho sentito gridare Francesco dietro un camion e non ti ho più dimenticato”, ma neanche il mondo ha dimenticato lei .