La storia infinita e travagliata dei Marò sembra arricchirsi di uno spiraglio: Salvatore Girone potrà rientrare e stare in Italia durante l’arbitrato. Lo ha stabilito il Tribunale de l’Aja che ha accolto la richiesta fatta dall’Italia. L’Aja invita entrambe le parti a trovare un accordo per il rientro del fuciliere in patria. La Farnesina ha confermato la notizia trapelata in mattinata e l’ordinanza verrà resa ufficiale martedì.
La decisione del tribunale internazionale ha tenuto in considerazione la permanenza del Marò Salvatore Girone in India da più di quattro anni, mettendo a confronto le conseguenze legali e umanitarie e soprattutto le conseguenze se la sua permanenza si dovesse prolungare per altri tre anni, viste le tempistiche dell’arbitrato. Il governo italiano avvierà le consultazioni con il governo indiano per prendere accordi sulle modalità di rientro di Salvatore Girone. Inutile raccontare la gioia della famiglia del Marò, mentre il premier Renzi è molto soddisfatto dei passi avanti fatti sul caso Marò e ha parlato direttamente con Salvatore Girone per commentare la notizia.
Si spera che l’India abbia piacere di collaborare e che non giochi altri tiri mancini, ma che mantenga un atteggiamento costruttivo allo scopo di concludere finalmente questa vicenda che ha logorato non solo Salvatore Giorne e Massimiliano Latorre e le rispettive famiglie, bensì anche l’Italia.