Martedì 5 luglio sarà una giornata difficile per chi vola con Alitalia a causa dello sciopero di piloti e assistenti di volo indetto da tre sigle sindacali, Anpac, Anpav e Usb. Lo sciopero è proclamato a seguito delle agitazioni sindacali connesse al rinnovo del contratto di lavoro, con le relative tensioni tra l’azienda e il personale. Il personale di volo, dunque, incrocerà le braccia dalle ore 11 alle ore 15, cioè la parte centrale della giornata in cui i voli hanno la maggiore frequenza.
Nonostante solo tre sigle sindacali abbiano indetto lo sciopero, bisogna aspettarsi che si verifichino diverse cancellazioni e ritardi poiché, come si può ben comprendere, anche per motivi di sicurezza, un volo non può decollare con un equipaggio incompleto, sicché, anche se uno soltanto dei componenti l’equipaggio aderisce allo sciopero e non può essere sostituito in extremis, il volo subirà una cancellazione. Pur salvaguardando il sacrosanto diritto di sciopero, non si può non sottolineare come questi scioperi portino inevitabilmente danni anche economici alle persone che viaggiano per affari, che non sempre possono essere recuperati. In questi casi il diritto di sciopero limita la libertà altrui a condurre la propria vita privata e lavorativa. Chi tutela il diritto di costoro?