Molto spesso si sente parlare di sbalzo ormonale, ma di cosa si tratta effettivamente? In poche parole, è possibile definire lo sbalzo ormonale (o squilibrio) come un’alterazione del corretto funzionamento degli ormoni. Le cause possono essere varie, come il ciclo mestruale, lo stress o i sintomi della gravidanza nelle prime settimane. Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare assolutamente visto e considerato che gli ormoni sono responsabili di una complessa regolazione dei processi cellulari e fisiologici. E non finisce qua, è fondamentale tenere in considerazione gli ormoni anche sotto il profilo della salute delle persone.
Cosa scatena gli squilibri ormonali?
Spesso, gli squilibri ormonali sono dovuti ad un problema delle ghiandole endocrine, che producono e rilasciano gli ormoni nel sangue. Sono diverse le problematiche che possono influenzare il funzionamento del sistema endocrino, e pertanto sono correlate agli squilibri ormonali. Come prima cosa, lo stress cronico, ma anche la cattiva alimentazione e, di conseguenza, un peso eccessivo. Su questi fattori si può agire direttamente con l’aiuto di uno specialista, ma ci sono altre cause più difficili da trattare, come il diabete di tipo 1 e 2, ipotiroidismo o ipertiroidismo, oppure una sovraproduzione/sottoproduzione dell’ormone paratiroideo.
Anche un utilizzo eccessivo di farmaci ormonali o anticoncezionali, però, potrebbero essere cause di squilibri ormonali. Ancora, ci sono delle cause non facilmente individuabili, come alcuni tumori che colpiscono le ghiandole endocrine, tumori ipofisari, reazioni allergiche, infezioni, pancreatiti, bassi o alti livelli di cortisolo, esposizione a sostanze chimiche, e, negli uomini, anche un basso livello di testosterone. Invece, Nelle donne, gli squilibri ormonali possono essere anche fisiologici, ad esempio in corrispondenza della menopausa o del parto. Inoltre, gli sbalzi ormonali rientrano tra i sintomi gravidanza prime settimane. Alcune condizioni mediche invece sono: sindrome dell’ovaio policistico, cancro alle ovaie e insufficienza ovarica.
I sintomi degli squilibri ormonali
Come si fa a comprendere di avere uno squilibrio ormonale? Bisogna prestare attenzione a diversi sintomi. Ad esempio, se ci si sente spesso nervosi, spossati, agitati ecc. la causa potrebbe essere collegata ad una carenza o ad un eccesso di un determinato ormone. Il cattivo umore, in particolar modo, è collegato ad infezioni e disfunzioni della tiroide (ipotiroidismo), mentre il nervosismo è correlato ad un eccesso di cortisolo. Al contrario, la tachicardia è legata a una condizione di ipertiroidismo, ed in questo caso vi è un’accelerazione del metabolismo e del battito cardiaco, con conseguente insonnia, sudorazione, perdita di peso, irregolarità del ciclo mestruale. Quest’ultimo sintomo, infatti, è piuttosto comune tra chi soffre di squilibri ormonali.
Ennesimo sintomo comune tra chi soffre di questo problema è l’acne. Se questo dovesse essere persistente, infatti, potrebbe essere a causa di un eccesso di androgeni, oppure, particolari ormoni come ad esempio il testosterone. In genere si crede che questo ormone sia solo ed esclusivamente maschile, ma non è proprio così. Un altro sintomo da tenere sotto controllo è la confusione mentale e il calo costante della concentrazione. Le donne, infatti, specie quelle prossime alla menopausa, e dopo la menopausa, accusano disturbi alla memoria e difficoltà a mantenere alta la soglia di concentrazione. Questo è dovuto proprio allo scompenso ormonale che si manifesta nel proprio corpo.