Dal bacino del fiume Po dipende un terzo dell’economia agricola italiana e al momento il grande fiume del Guareschi, lo stesso che ha visto protagonisti di episodi, film sul dopoguerra Don Camillo e Peppone Bottazzi, al secolo Fernandel e Gino Cervi, al momento si trova ad un livello mai visto, mezzo metro al di sotto del livello dello scorso anno. I
n pericolo non solo le colture che già registrano un calo del 40% sui cereali e del 60% sul mais, con gravi ripercussioni sull’economia e sulla vita degli agricoltori ma anche un grave rischio per il funzionamento delle centrali elettriche che rischiano di non avere acqua sufficiente per il loro raffreddamento ed essere costrette alla sospensione dell’attività. Questo significa forti rischi di Black out anche a causa dell’aumentata richiesta per il consumo dei condizionatori nelle case italiane. Si prospetta una situazione catastrofica dal punto di vista economico e di vita quotidiana.
Se forse al nord sono in arrivo dei temporali, soprattutto sull’arco alpino, nulla si vede ancora all’orizzonte per il Centro e per il sud della penisola. Si spera che i modelli matematici applicati alla meteorologia abbiano ragione prospettando un cambiamento delle condizioni con l’arrivo di piogge nella settimana successiva a quella entrante ma si teme che l’eccesso di energia accumulata in atmosfera dia luogo a fenomeni distruttivi con scarsa utilità pratica.