Lo spettro del terrorismo aleggia anche sugli Europei e passa direttamente da Berlino. A lanciare l’allarme è stata l’Europol per mezzo del direttore responsabile Rob Wainwright. Gli si sta attuando un piano per la questione sicurezza, visto che anche il vicepresidente della UEFA, Abete, aveva espresso l’opinione più o meno contrastata di far disputare gli Europei a porte chiuse, temendo l’uso di questo evento per avere un risvolto mediatico forte, come per esempio per atti di terrorismo.
Diciamo che il povero Abete è stato anche deriso per questa opinione, ma l’Europol ha rincarato la dose, specificando che gli Europei possono essere un valido obiettivo per chi abbia intenzione di progettare attacchi, vista l’alta probabilità di attacchi jihadisti. Purtroppo gli Europei e gli eventi accumunati allo sport, come i Mondiali in Sudafrica e i prossimi in Brasile, sono accumunati dalla minaccia del terrorismo e di reazioni incivili, all’opposto dello spirito e del valore morale delle stesse manifestazioni.
In Europa l’allerta è già al massimo a causa degli attacchi della solita ISIS, visti gli attacchi a Parigi e Bruxelles, ma sicuramente la contromisura non sarà certo avere gli stadi vuoti, anche se l’ultima spiaggia per garantire la sicurezza e l’incolumità per chi, magari, vuole solo godersi un po’ di buon calcio agli Europei.