Tessera sanitaria ai migranti, è questa l’ultima novità presentata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, annunciata proprio nelle ultime ore, anche se il progetto era stato già presentato parecchie settimane fa. Il progetto di cui stiamo parlando prende il nome di “Care”, made in Italy ed è stato realizzato attraverso l’Istituto nazionale per la salute, migrazione e povertà, ovvero l’INMP e coinvolge ben 15 partner altri 4 Stati europei,come la Grecia,Malta, Slovenia e Croazia anche grazie ad un finanziamento della Commissione europea di 1,8 milioni di euro. “Il progetto prevede diverse attività, partite in aprile. Tra cui la realizzazione, speriamo entro due mesi, del dispositivo che raccoglie i dati digitali sulla salute del migrante e che è stato sviluppato dal ministero della Salute e dalla Croce Rossa. I dati potranno essere letti da altri medici, in caso di necessità, attraverso software attualmente in fase di produzione. Prevediamo di consegnare le prime card, che potrebbero essere in realtà anche dispositivi portatili diversi, come ad esempio pennette Usb, ai primi di agosto”, ha dichiarato Gianfranco Costanzo, dell’Inmp ovvero il coordinatore del Progetto Care.
I migranti verranno trattenuti all’interno degli Hotspot fino a quando non si concluderanno le operazioni di identificazione, mentre per quanto riguarda la tessera, possiamo dire che non sarà uguale alla nostra, ovvero quella che utilizziamo nelle farmacie o al posto del codice fiscale, bensì un modo per controllare le vaccinazioni dei migranti, gli esami, terapie e per teneri dunque sotto controllo. Anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è intervenuta per spiegare di cosa si tratta, dichiarando: «Tracceremo lo stato di salute di ogni singolo che entra in Europa e garantiremo, allo stesso tempo, anche una maggiore sicurezza. Verrà introdotto un mezzo che permetterà la tracciabilità dei migranti. Ovviamente stigmatizziamo in modo netto le decisioni anti-immigrati dell’Austria».
Dunque, stando a quanto emerso, grazie a questa tessera sanitaria si potrà evitare che il migrante possa passare da un paese all’altro o che si facciano prestazioni sanitarie non necessarie.Il progetto appena presentato e finanziato dalla Commissione europea per un milione e 800 mila euro è appena partito e già i primi di agosto i migranti riceveranno le prime card nei punti di arrivo in Italia, in Grecia ed in Croazia.Questo progetto in realtà non prevede soltanto la tessera sanitaria ai migranti ma anche tutta una serie di servizi tra cui visite ad hoc ed altre misure volte ad accertare l’effettiva età dei giovani migranti, tutti metodi che stando a quanto emerso dovrebbero permettere di valutare il rischio di particolari malattie ed ancora permettono di poterle comunque in qualche modo monitorarle.L’Italia con questo progetto, innovativo ed originale, si piazza in prima fila a livello europeo perchè è il primo paese a mettere in atto delle misure così importanti per gestire il flusso migratorio.